Amarsi in un’altra maniera

Anche i giorni speciali iniziano come giorni normali.

Giorni in cui si alzava alla stessa ora di sempre, posponendo la sveglia per almeno 2-3 volte. Giorni che si dibattevano tra il lavoro e la casa, la casa e gli amici, ma in cui un barlume di vita si insinuava per qualche breve istante ma in modo così prepotente che proprio uno di questi giorni tanto normali avrebbe finito per essere il punto di riferimento di mesi o di anni a venire.

Si dice che la vita sia fatta di istanti, lei pensava che fosse fatta piuttosto di giorni speciali, camufatti sotto le sembianze di giorni normali. Era sicura, ad esempio, che nei mesi che l’aspettavano non avrebbe ricordato l’istante in cui ricevette quel messaggio improvviso, né il momento esatto in cui lo lesse. No, quello che non avrebbe potuto rimuovere era il turbine di sensazioni successive all’istante stesso, e che si sarebbe potratto per chissà quanto tempo ancora.

E così come per un messaggio, lo stesso sarebbe potuto accadere con un incontro fortuito, una chiamata, un’occhiata ricambiata. Tutto conta. Lei continuava a credere nei piccoli segnali lanciati dall’universo. Il mondo cospira affinché possiamo capire che quello che ci aspetta non sarà un giorno come gli altri, non sarà un giorno normale. Se la gente pensa che la natura ci scorra davanti indifferente, si sbaglia. A volte sono segni minimi, delle altre più evidenti ma comprensibili magari a posteriori, e solo per chi apre occhi e orecchie al mondo. Sono le persone, e non la natura, ad essere indifferenti, a non saper intendere che a volte anche solo una folata di vento o una vecchietta che ci rivolge la parola per strada, qualunque evento potrebbe essere mirato a risvegliarci dal torpore della monotonia.

Per lei, quel messaggio sulle prime era stato solo una sorpresa, e aveva reso quello un giorno speciale. Avrebbe dovuto capirlo. Era stata forse quella strana rosa che poche ore prima aveva trovato tra la sabbia, una rosa che al di là di tutte le aspettative era ancora fresca tra i granelli di una spiaggia inospitale, e continuò inspiegabilemente ad esserlo quando nei giorni successivi la conservò tra le pagine di un libro. Dopo quella rosa, una manciata di parole, altrettanto belle e inaspettate, ed una torre di certezze che traballa, di paura.

Le persone tornano. I sentimenti non finiscono, così, e il mondo ce la mette tutta per farcelo capire. È vero che tutto cambia, si trasforma; ma come la massa, tutto si conserva, nulla si distrugge. Allo stesso modo, due persone possono anche decidere di dimenticarsi, ma così facendo decidono di amarsi in un’altra maniera.

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